Come riconoscere il Personal Trainer Farlocco
- Gianluca Mazzeo PT
- 7 lug 2021
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 31 mar 2022

Il Personal Trainer è una figura che esiste da sempre ma negli ultimi 2 anni questa figura ha visto un vero e proprio exploit.
Con i continui lock down che hanno caratterizzato questo particolare periodo storico e la conseguente chiusura delle palestre, la forma fisica del 90% della popolazione mondiale risulta ad oggi un disastro.
Di conseguenza la domanda di Allenatori Personali (detti Personal Trainer) ha superato l'offerta. La domanda sempre più numerosa che ha inondato di lavoro chi già faceva il Personal Trainer da anni (per scoprirlo basta andare sulle sue pagine Social o chiedergli il diploma di specializzazione) è così arrivata anche nelle mani di semplici istruttori Fitness, insegnanti di danza, semplici amatori e in alcuni casi nelle mani di "venditori di prodotti per dimagrire".
Stessa sorte toccò negli anni 80/90 ai ristoratori che videro tutti i disoccupati fare il lavoro del cameriere come ripiego, o negli ultimi 15 anni il mondo dell'estetica, ove casalinghe annoiate diventano estetiste o onicotecniche.
Il problema dunque per molte persone che oggi desiderano tornare in forma e affidarsi ad un Personal Trainer è:
Come faccio a sapere se la persona incaricata è preparata e sa quel che fa?
Come faccio a capire se ho messo in mano la mia salute (sì, le metti in mano proprio la tua salute oltre ai tuoi risultati sperati) alla persona giusta o se, il Personal Trainer X/ L'allenatore Y/ Il maestro Z, rischia di farmi buttare un sacco di soldi e per di più di farmi male?
Qui ti indico quelli che, a mio avviso, sono chiarissimi segnali di allarme che dovrebbero farti prendere in considerazione l’idea di prendere il tuo corpo, i tuoi desideri, i tuoi soldi e darli in mano a qualcuno che ne sa fare migliore uso.
Di corsa, possibilmente...
Prima, una precisazione importante…
Nessuno nasce imparato.
Io stesso prima di fare il Personal Trainer sono stato un atleta (ho vinto gare a livello mondiale nelle arti marziali e corro a livello professionistico nel motocross), successivamente ho intensificato i miei studi per poter iniziare la mia nuova professione che anche se contigua a quella che facevo prima non sono la stessa cosa (Istruttore e Personal Trainer sono cose diverse), penso dunque ed è assolutamente più che giusto dare una possibilità a chi ha appena iniziato questo lavoro e ha voglia di imparare.
Quello che però non va bene, non va assolutamente bene è fornire un servizio senza avere le competenze necessarie per erogarlo, solo perché è molto richiesto, è remunerativo, è il trend del momento, soprattutto se in mano hai la salute e i desideri di una persone e ciò che fai può influire sulla sua persona, su ciò che prova o su ciò che proverà in futuro rispetto a se stessa e a questa esperienza.
Quello che non va bene è improvvisarsi Personal Trainer o fornire servizi di Allenamento online solo per fare qualche soldo in più, magari dopo aver seguito un corso da 199,00 euro comprato online dal sedicente ente sportivo di turno.
Detto questo, partiamo con i chiarissimi segnali che forse la persona alla quale ti sei rivolto non è proprio la scelta più azzeccata.
1) Post promozionali. Ogni giorno a tutte le ore
Da scappare, di corsa possibilmente.
Se il modus operandi del tuo Personal Trainer risiede nel pubblicare solo o per la maggior parte messaggi commerciali, promozionali, “allenati con me”, “prova il mio allenamento”, “cerchi un PT?”, oppure storie di lui che si allena davanti lo specchio senza maglietta, probabilmente avrà poco tempo da dedicare allo studio dell'allenamento che dovrà far fare ai suoi clienti.
La sua pagina avrà qualche like sparso qui e là, magari da parte di amici, o parenti, ma niente di più: questo non è aiutare le persone, attenzione al linguaggio che sto usando, parlo di "aiutare" e non allenare perchè tutti possono allenarti (bene o male che sia) ma pochi decidono di aiutarti.
Pubblicare solo post promozionali costa meno tempo ed energie (quelle per pensare a cosa pubblicare per interessare e coinvolgere chi ha bisogno del suo aiuto, ad esempio), ma non è aiutare le persone e non fa sicuramente bene a nessuno se non al suo ego.
Il Personal Trainer serio studia per i suoi clienti e per i non clienti un piano di contenuti in grado di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi coinvolgendo, non convincendo, bilanciando informazione a educazione, per lui i canali social sono una vetrina...
Invece che essere luoghi di apprendimento.
2)” Questa settimana abbiamo perso 3kg: stiamo andando alla grande!”
Misurare il successo nel fitness solo in base a quanti chili stai perdendo è una delle cose più stupide che si possano fare: ci sono tante metriche che ti aiutano a capire se stai raggiungendo i tuoi obiettivi, ma di certo solo il numero della bilancia non è e non deve essere l’unico modo che hai per capire se l'allenamento sta dando i suoi frutti.
Si tratta di un numero falsato e non ti fa capire se stai raggiungendo i tuoi obiettivi.
Mi spiego meglio... Ciò che si va a fare quando si vuole dimagrire si chiama "ricomposizione corporea" cioè tolgo massa grassa e metto massa muscolare. Il tutto mantenendo il mio corpo sempre ben idratato ma soprattutto nutrendolo di tutte le sostanze essenziali per il benessere fisico e mentale. Molto spesso si effettuano allenamenti composti dal 90% da cardio che non aiutano i muscoli ma che uniti ad una dieta drastica (spesso con beveroni magici) fanno perdere parecchio peso in poco tempo. Attenzione però perchè stiamo perdendo solo liquidi, che come una spugna appena strizzata ritorneranno non appena reintegrerai la giusta alimentazione.
Il tuo Personal Trainer deve misurare tutti questi parametri e se non può farlo in mancanza dei giusti attrezzi quanto meno dovrebbe prendere le misure in centimetri del vostro corpo, misure che ti daranno una chiara grafica dei tuoi progressi (se pur sempre ce ne siano).
Se è solo il "peso sulla bilancia" che il tuo Personal Trainer misura per capire l’andamento del tuo allenamento, c’è un problema.
Grosso, per altro.
3) Analisi e richiesta di informazioni: 3 domande in croce non bastano
Ti fideresti di un dietologo che ti rifila una dieta (spacciandola per “personalizzata”, oltretutto) dopo averti fatto 3 domande e basta?
No e non dovresti, perché evidentemente non ti sta offrendo un regime alimentare calibrato in base alle tue necessità, stile di vita ed eventuali patologie, ma l’ennesima dieta generica ipocalorica che va bene un po’ per tutti (e magari rischia di creare danni al tuo organismo, proprio perché ha bisogni unici da indagare e ai quali rispondere).
Allo stesso modo, scappa da chi ti propone una serie di allenamenti (perchè di programma in questo caso non possiamo parlare) dopo averti fatto solo delle domande del tipo, di dove sei o da quanto tempo non ti alleni?
Non dimentichiamo mai infatti, nemmeno per un attimo, che se a questo lavoro è stata aggiunta la parola “Personal” c’è un perché:
Il Persoanl Trainer ha come obiettivo la creazione di valore per i suoi clienti, la progettazione di allenamenti programmati e mirati che tengano conto delle abilità e degli obiettivi del cliente.
Se il tuo Personal Trainer si è limitato a chiederti le tue credenziali e a farti qualche frettolosa domanda circa la palestra che frequentavi prima ma non ti ha fatto un’intervista approfondita (in genere più di una, man mano che si va avanti con l'allenamento di solito più si va avanti con il tempo più le interviste ai miei clienti diventano fitte di domande) per capire davvero la tua persona, le tue abilità, i tuoi obiettivi, i tuoi problemi!
Come può infatti perseguire i tuoi obiettivi…se non ti conosce?
Sarà un’attività statica e standardizzata, che costa sicuramente meno tempo e fatica a lui (che ci vorrà mai a far fare a tutti la stessa scheda?) , ma porterà ben pochi benefici alla tua persona.
Questo lavoro è e deve essere specificità, motivazione, programmazione e ottimizzazione.
Sempre, in un circolo virtuoso.
4) Ti alleno a casa mia così risparmi
La macro - economia e la sua crisi mondiale, anche se hanno poco a che vedere con la tua micro - economia ha portato tutte le persone a vivere in un continuo stato di ansia, dove "risparmiare" è il nuovo trend!
Il problema alla base del "risparmio forzato" è che molto spesso avvantaggia la Quantità alla Qualità o altre volte la bassa Pessima Qualità all'alta Qualità. Non è generalizzato ma al giorno d'oggi per risparmiare molti di noi sono disposti a scendere a patti con il mercato.
Per adeguarsi al trend del "risparmio" alcuni Personal Trainer hanno deciso di offrire le loro abitazioni (garage o salotti) come luoghi di allenamento, vediamone le differenze fra Casa (del PT diversa da casa tua dove potresti allenarti comodamente se lo volessi) e Palestra o Studio PT.
A casa (del PT) sei solo tu e lui, ambiente demotivante. In Palestra ci sono molte altre persone come te che si allenano, ambiente motivante.
A casa (del PT) non c'è tutta l'attrezzatura necessaria o comunque trovi attrezzi da Home Fitness. In Palestra hai tutto ciò che ti serve, sempre!
A casa (del PT) non è professionale come non lo è andare a farti le unghie a casa dell'estetista in nero. La palestra è il luogo creato dall'uomo per allenarsi.
Se il tuo Personal Trainer ti invita a casa tua lo fa per "risparmiare" lui, poichè non ha i costi di appoggiarsi ad una vera struttura o quelli di aprirsene una tutta sua.
Chi tratta così il proprio lavoro come credi si prenda cura dei suoi clienti?
Risparmio non è sempre la scelta giusta.
Altri errori madornali di Personal Trainer che meritano una menzione (e un addio) speciale
6) Mettersi “mi piace” da solo o autocelebrarsi come il TOP
7) Fare stalking alle persone per venir considerato (es. mandare messaggi privati con consigli sull'allenamento, pubblicare nelle bacheche altrui messaggi commerciali senza loro specifica richiesta, intervenire a gamba tesa in discussioni altrui per piazzare le proprie idee e la propria professione).
8) Non avere un calendario di allenamento, non tiene traccia dei tuoi allenamenti, di cosa ti fa fare e di cosa non o peggio ancora ti fa fare sempre le stesse cose.
9) Non ha nessuna recensione, quando vai a mangiare fuori la prima cosa che fai è controllare cosa ne pensano gli altri e se il ristorante in questione non ha recensioni che fai? Non ci vai.
10) Pubblicare costantemente contenuti che non hanno niente a che vedere con il suo lavoro ma prendono qualche “mi piace” (es. no vax, incidente sulla statale, la juve etc...)
Questi sono dei chiarissimi segnali di allarme che ti dovrebbero far riflettere sulle reali competenze di chi ti allena.
Ci sono tanti bravi professionisti sul mercato, basta scegliere con più accuratezza e non affidarsi al classico "cugino" che ne capisce di Palestra!
Gianluca Mazzeo Personal Trainer
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